Saturday, September 24, 2005

Libri, repost.

A volte si scrivono delle cose ma le si capisce meglio un po' di tempo dopo. Allora repost.

Credo che scrivere libri sia un po' come scrivere musica: non si crea una cosa, si crea del tempo. Così come chi dedica una canzone dedica in realtà un certo numero di minuti, chi regala libri...beh, sta regalando del tempo, nella speranza che sia del tempo piacevole. Ho sempre apprezzato chi mi ha regalato un bel libro.

"Regalare un libro" è l'unico modo che riesco ad immaginare per poter condividere un'esperienza, senza dover essere vicini nello spazio e nel tempo. Non solo. E' l'unico modo che conosco per poter scegliere, tra mille, l'esperienza che sentiamo il bisogno di condividere e, soprattutto, la persona con cui farlo. "Regalare un libro" è un gesto di stima. Ed esserne consapevole è la gioia più grande per chi lo riceve.

4 comments:

raraavis said...

Non so perchè... Ma condivido pienamente... due pensieri davvero azzeccati, soprattutto in questa giornata. :-)

Anonymous said...

Eheheheh sono appena reduce da un bel bookcrossing vercellese con er Davide, che bella cosa. Deciso tutto all'ultimo minuto, altrimenti mi sarebbe venuto in mente di chiamare anche te e altri. Vabbè, ormai siamo entrati nel circolo vizioso, bisognerà proseguire.
Saluti.

pieffe said...

er Davide mi disse che ha scambiato tipo un libro del Battello a Vapore per l'Enciclopedia Britannica...W il book Xxin'!

Anonymous said...

E soprattutto abbiamo acquisito ben tre libri da affidare alla lettura di Ricky Ricky P. (il signor Goya - La maya desnuda, tanto per intenderci, non mi sembra il caso di fare il nome esplicitamente, tanto se semo capiti), puoi immaginare l'argomento. Gran perla. E poi si è preso un libro dell'autrice di Uccelli di rovo, per sua madre che è una sua grande fan. Altro che Britannica.